Parma & Le Sue Imprese - ITALIANO

7 Cenni storici Dopo Waterloo il Congresso di Vienna lo consegna all’ex moglie di Napoleone stesso, Maria Luigia d’Austria. Ed è con Maria Luigia che nella prima metà dell’800 il Ducato va ad annodare legami anche con Vienna: si va completando allora un vasto programma di opere pub- bliche (Ponte sul Taro, sistemazione della strada della Cisa, edifici pubblici vari, Teatro Regio, etc.). Tecnologie nuove vanno profilandosi in economia (ap- plicazione della macchina a vapore, etc., sfruttamento medicamentoso delle acque termali: Salsomaggiore) mentre i caratteri paternalistici e mecenatistici del go- verno di Maria Luigia supportano ancora il Conservato- rio di Musica (Paganini, il debutto di Verdi), l’Accademia di Belle Arti (Toschi, Concorsi di pittura, etc.), il Circolo di Lettura e Conversazione, etc. È fin dalla seconda metà dell’800 e fino ai primi del ’900 che si consolidano e si sviluppano quelli che diverran- no poi le caratterizzazioni prevalenti dell’economia di Parma d’oggi: così ad esempio, si diffonde la coltura del pomodoro e vedono la luce, proprio a Parma, le ru- dimentali attrezzature e macchine per la produzione della conserva. Le attività meccaniche si affinano con lo sviluppo di assai valide attività motoristiche (corsa della Parma-Poggio), si amplia la produzione di pro- sciutti dolci. Discendendo così per le strade della storia si arriva ai nostri giorni: oggi le attività della provincia di Parma – che non a caso è definita la “Food Valley” italiana – è legata in modo indissolubile al florido com- parto agro-alimentare come è testimoniato dal fatto che il prodotto industriale lordo si riconduce per una buona parte all’alimentazione, alle tecnologie alimen- tari, all’imballaggio dei prodotti alimentari; oggi Parma occupa stabilmente posizioni molto elevate nelle clas- sifiche nazionali del reddito, del benessere e dell’occu- pazione. A fine 2015 la città è stata insignita del marchio Unesco come “Città creativa per la gastronomia”, un riconosci- mento che rafforza la vocazione internazionale di Par- ma e può aprire la strada ad importanti sviluppi anche per la sua economia. In definitiva Parma, attraverso il suo patrimonio cultu- rale e produttivo arricchito nel tempo, il suo legame con il passato tuttora forte, la sua forte fiducia nel futuro, coniuga un’economia solida e vitale con un’alta qualità della vita. Parma, - Palazzo Ducale

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