NOTIZIE DA PALAZZO SORAGNA

Crescita ed espansione di mercato per la Max Streicher

Crescita ed espansione di mercato per la Max Streicher

In programma entro il 2020 il raddoppio della sede parmigiana e l'apertura di nuove filiali estere

Agli esordi nel 2002 la Max Streicher aveva la propria sede nel centro di Parma: un grande ufficio con pochi collaboratori di lunga esperienza. Poi la crescita ha richiesto nuovo spazio per persone e attrezzature, rendendo necessaria la costruzione nel 2014 di un importante headquarter a ridosso della principale area produttiva della città, a poca distanza dall’uscita autostradale. Oggi l’azienda realizza un altro passo in avanti: partiranno a breve i lavori di ampliamento per edificare entro il 2020 una seconda palazzina da dedicare agli uffici di fianco all’attuale e raddoppiare lo spazio dei capannoni. In pochi anni questa realtà dal nome tedesco ma con persone e know-how assolutamente italiani e fortemente legata al territorio, ha saputo conquistare quote di mercato in un settore a forte investimento come quello dell’oil & gas che proprio nel parmense vede alcuni dei suoi più importanti player. La Max Streicher fa parte del gruppo bavarese Streicher insieme ad altre 31 eccellenze del mondo, che spaziano dalla meccanica di precisione alla costruzione infrastrutturale. Fu la casa madre, che nella costruzione di pipeline e impianti per gas e petrolio ha il business a cui deve la metà degli 800 milioni di fatturato globale, a decidere di affidare a Mario Bianchi, all’inizio del Duemila, il progetto di creare a Parma una nuova realtà del settore per penetrare nel mercato del sud Europa. Da allora, Bianchi è anima e timoniere dell’azienda, ma nel tempo ha saputo affiancarsi di validi collaboratori a partire dall’attuale amministratore delegato e guida operativa Giovanni Muriana, insieme ai quali sono stati superati negli ultimi due anni i 120 milioni di euro di fatturato e realizzate opere strategiche per il trasporto e lo stoccaggio del gas naturale in Italia, Spagna, Austria e Nord Africa. ''Cantieri ad elevata complessità, con centinaia di dipendenti in attività contemporaneamente per milioni di ore lavorate – spiega l’AD Muriana – ma grazie a buona organizzazione e all’investimento sulle persone per diffondere informazione e cultura della sicurezza, negli ultimi tre anni non abbiamo registrato alcun incidente tanto da guadagnare diversi riconoscimenti per la sicurezza''. Un modello organizzativo che funziona e che, supportato da continui investimenti in attrezzature, può alimentare nuovi sviluppi di mercato per la Max Streicher. ''Visti i buoni risultati – aggiunge - con l’esperienza acquisita ci stiamo preparando a lavorare su altri mercati esteri e, oltre alle attuali sedi in Spagna, Bulgaria, Tunisia, Mozambico, a breve apriremo due nuove filiali in Polonia e negli Emirati Arabi ''. Nel frattempo l’azienda dà avvio all’ampliamento e cerca risorse umane da inserire in organico ''Abbiamo le potenzialità per crescere ulteriormente sia in termini di volume che di personale impiegato – conclude Muriana – e lo faremo anche grazie a giovani ingegneri che vorranno abbracciare i nostri progetti e realizzarli nel mondo''.
Nella foto (da sx): l’amministratore delegato Giovanni Muriana e il presidente Mario Bianchi



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