Fare attività fisica fa certamente bene a se stessi e alla propria salute, ma non solo. Se affrontata in modo organizzato, costante e professionale, coinvolgendo i colleghi e, perché no, anche i dirigenti, l’attività porta benefici anche all’azienda in cui si lavora. Lo dimostra il progetto innovativo realizzato da Go Athletic Studio, realtà nata nel 2011 per iniziativa di alcuni professionisti della preparazione sportiva personalizzata e del benessere fisico che, con una struttura che oggi conta una decina di personal trainer su due sedi, da un paio d’anni sta affiancando alla normale attività, alcune esperienze di corporate wellness sul territorio. ''Le aziende sono sempre più attente al benessere dei dipendenti e moltiplicano le iniziative di welfare non direttamente legate al lavoro - spiega Paolo Giordani, preparatore atletico di lunga esperienza e fondatore insieme a Maeva Gotti del Go Athletic Studio, oltre che responsabile della sede di Parma che dal 2017 affianca quella di Soragna e in cui si sono aggiunti come soci Stefano Desimoni e il ''capitano'' Alessandro Lucarelli - In questo quadro la “fabbrica” non è più solo luogo di produzione ma allarga la sua fruibilità ad altri livelli''. Il luogo di lavoro diventa quindi anche la sede dove fare training sportivo per condividere percorsi di miglioramento e risultati. ''Si tratta di una vera esperienza di team building – aggiunge - infatti impegnandosi in un’attività fisica insieme ai colleghi si rafforza il senso di appartenenza alla comunità aziendale e il proprio ruolo nel contesto lavorativo''. E’ stato proprio Paolo Giordani, oltre dieci anni fa, durante una trasferta in Finlandia come preparatore atletico, ad incontrare gruppi di persone che svolgevano attività fisica nei pressi dei poli industriali a margine dell’orario di lavoro. ''Negli Usa si chiama ''corporate wellness'' e trova largo impiego in grandi aziende – aggiunge – Quando due anni fa ne ho parlato con alcuni dirigenti, clienti del nostro studio, si è fatta strada l’idea che i tempi fossero maturi per provare ad applicarlo anche qui''. E così è stato: oggi il progetto è in corso in una decina di realtà, grandi e piccole, ma ha le potenzialità per crescere. ''Occorre individuare uno spazio idoneo e poi, d’accordo con la governance e attraverso l’anamnesi dei partecipanti, si focalizza il tipo di lavoro da svolgere: dalla ginnastica posturale, alla presciistica, al pilates. Poi viene avviato il percorso di attività, prima o dopo il lavoro, per gruppi fino a 15 persone alla presenza di due personal trainer e con l’ausilio di nostri attrezzi, per un lavoro personalizzato''. I vantaggi sono tanti: dal miglioramento delle capacità attentive, all’aumento della concentrazione, al miglioramento della capacità organizzativa e della logica fino all’incremento della produttività. ''A questo si affiancano anche workshop su tematiche che vanno dalla nutrizione medica, all’ortopedia, alla medicina dello sport, al mental coaching – conclude Giordani – Tutto serve per raggiungere l’obiettivo finale: accrescere la consapevolezza e fare cultura sul benessere fisico e mentale''.