NOTIZIE DA PALAZZO SORAGNA

DSS: con il salvataggio dei dati in caveau più garanzie in ambito cyber security

DSS: con il salvataggio dei dati in caveau più garanzie in ambito cyber security

L'azienda ha ridefinito i propri servizi nell'ottica di affiancare a quelli ''storici'' un'offerta digitale per la custodia off site che aumenta la protezione dei dati del cliente

In un contesto sempre connesso e globalizzato, il flusso di dati che circolano in azienda cresce, sia in termini di tipologia che di volumi. Tra cloud, organizzazioni sempre più condivise e aperte a diverse tipologie di utenti, crescono anche i canali e le soluzioni ICT da cui le informazioni entrano ed escono, ed in questo contesto aumenta anche il rischio correlato ai dati e le minacce alla loro conservazione e quindi disponibilità per l’azienda. Le cause dell’indisponibilità del dato possono essere molteplici, quali ad esempio, errori umani, eventi naturali che ne determinano la distruzione, o ancora per l’azione, sempre più diffusa, di veri e propri virus informatici che rendono inaccessibili i dati dei computer infettati chiedendo il pagamento di un riscatto per ripristinarli. La Data Storage Security (DSS)  da sempre eroga servizi di esternalizzazione sicura dei dati aziendali nell’ambito di piani di disaster recovery, con processi certificati in grado di garantire la completa tracciabilità e la disponibilità del dato 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Ma il mercato cambia e mutano le esigenze. Per questo, un anno fa, l’azienda di Fidenza ha avviato un’analisi del proprio business, allo scopo di innovare i servizi. ''Abbiamo lavorato per affiancare ai servizi analogici tradizionali un’offerta digitale che ne incrementasse il valore e alzasse ulteriormente il livello di sicurezza – spiega il direttore commerciale Francesco Pirastu – il nuovo servizio prevede quindi anche l’esternalizzazione automatica dei dati dalla sede Cliente al nostro caveau, un passaggio che permette di custodire i dati lontano rispetto al sito di produzione, a garanzia di protezione del patrimonio informativo del Cliente di fronte a qualsiasi attacco o evento''. Nella pratica i dati sono salvati in tre copie e su due diversi supporti: deduplicati, cifrati e storicizzati in un server locale presso il cliente, sincronizzati su canale cifrato e depositati su un server remoto presso un datacenter Tier IV ad elevata sicurezza e contestualmente scritti dalla DSS su nastro per essere conservati nel suo caveau di massima sicurezza, quindi off-site. ''Un tempo era il cliente che scriveva su nastro e DSS eseguiva il prelievo presso la sede Cliente – aggiunge - oggi il servizio è digitalizzato e delegato a noi. Questo riduce la finestra temporale tra il dato “vivo” e l’ultima copia di backup, tutelando da possibili errori dell’IT manager''. La rivisitazione del modello di business per la DSS è stata una scelta strategica. ''Con l’arrivo del cloud, negli ultimi 5 anni il mercato è cambiato radicalmente – spiega il direttore finanziario Paolo Braggion – per questo abbiamo voluto intercettare nuovi temi di interesse da affiancare ai nostri servizi a valore, per dare più supporto al cliente, valorizzando un rapporto basato su fiducia e garanzia totale. I nuovi servizi sono stati ben accolti e anche il nostro posizionamento è cambiato: non siamo più riconosciuti dal mercato per la sola conservazione ma per servizi a valore aggiunto legati alla gestione completa dei dati, anche in un’ottica di cyber security''.
 



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