Fondata dall'ingegner Angelo Rossi nel 1951, l'azienda è oggi capofila di un gruppo dinamico e proiettato all'innovazione
La passione per la meccanica è sempre stata fondamentale per l’ingegnere Angelo Rossi: lo ha guidato nel percorso di studi e nella messa a punto delle prime soluzioni impiantistiche per il pomodoro ed è stata determinante nella scelta di dar vita nel 1951 all’azienda Ing. A. Rossi in cui mettere la capacità ingegneristica a disposizione dei clienti. Questa stessa passione ha ''contaminato'' l’organizzazione e poi le generazioni successive della famiglia, fino a ''riconoscersi'' in altre aziende con cui è stato creato un gruppo industriale orientato all’innovazione. ''Mio padre Angelo era sempre pronto ad abbracciare nuove sfide – spiega Giovanni Rossi, a capo del board dal 1993 – un approccio che ha guidato la nostra evoluzione costante e in cui ci riconosciamo anche io e mio figlio Francesco che rappresenta la terza generazione''. In questi settant’anni il core business dell’azienda è rimasta sempre l’impiantistica di trasformazione del pomodoro ma si è allargata ai processi di lavorazione di frutta e rilavorati in genere, spingendosi oltre i confini nazionali. A fine anni Cinquanta l’azienda già esportava in Europa, poco dopo anche in Nord Africa e poi in Turchia, Usa e ovunque servisse tecnologia affidabile. La storia della Ing. A. Rossi è costellata anche da altri successi, molti dei quali tecnologici. Nel 1961 costruì il suo primo evaporatore sottovuoto in continuo e nel 1984 un innovativo impianto di sterilizzazione e riempimento asettico per conservare il prodotto; nel Duemila l’azienda ha poi installato il più grande evaporatore al mondo, in California, esprimendo una capacità costruttiva di alta portata. Le macchine di grandi dimensioni (evaporatori, attivatori enzimatici) necessarie nelle linee di trasformazione sono alla base della scelta di fondare nel 1974 una seconda divisione produttiva ad Antegnate (BG), la CTM, ancora oggi dedicata a macchinari dai grandi volumi e altezze anche oltre i 26 metri. ''Con la CTM siamo diventati un gruppo e abbiamo sviluppato strategie di linea che trovano il completamento nella più recente acquisizione dell’azienda Aronpak di Montecchio dedicata alla costruzione di impianti per il fine linea'' aggiunge Giovanni Rossi. Un processo di crescita che ha implicato anche la ridistribuzione delle funzioni all’interno del gruppo Ing. A. Rossi che oggi conta complessivamente 110 dipendenti e genera un fatturato di 35 milioni di euro. Parma rimane l’hub centrale con un’importante divisione impegnata nello sviluppo dei macchinari di trasformazione sotto la guida di Francesco Rossi, direttore tecnico del gruppo. La terza generazione ha portato un’accelerazione della capacità innovativa dell’azienda, in particolare verso la riduzione dei consumi e l’aumento della capacità produttiva. ''Una delle nostre macchine più evolute è un preconcentratore che assorbe dal prodotto il vapore e lo usa per concentrare il succo ottimizzando il processo; da qui abbiamo sviluppato anche un nuovo brevetto - spiega – Con la Aronpak abbiamo poi lavorato sulle alte velocità di riempimento ottenendo soluzioni molto performanti''. La lunga storia alle spalle della Ing. A. Rossi non ha quindi offuscato la passione del suo fondatore, ma questo viaggio imprenditoriale di settant’anni continua su nuove gambe e si prepara a realizzare altri passi avanti sulla strada della crescita.
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