L'azienda familiare, nata a Valmozzola nel 1965, prosegue la sua lunga storia nella costruzione di impianti di produzione e distribuzione di energia elettrica, mettendo in campo nuovi progetti di sviluppo in vari settori
Nel 1962, con l’apertura della Fondovalle, gli spostamenti divennero più facili a Valmozzola e in tutto quel tratto di Appennino dove la neve arrivava a novembre e se ne andava a primavera. La famiglia Alzapiedi ha radici profonde in quella valle e venne naturale a Bruno Alzapiedi, tornato in Italia da Buenos Aires con la moglie Mirella, decidere di insediare qui l’azienda nel 1965. Da quel momento è lui, insieme ai suoi fidati collaboratori, a costruire con la Celi, per conto di Enel in maniera esclusiva nei primi vent’anni, le infrastrutture di distribuzione elettrica sul territorio, portando la luce prima in tutta la Valle, poi nei paesini dell’Appennino tra Emilia, Liguria e Toscana, e quindi in altre parti d’Italia. Una storia imprenditoriale basata sul lavoro, il rispetto delle persone e la voglia di migliorarsi sempre, che ha tagliato il traguardo dei sessant’anni di vita e che, oltre alla signora Mirella e al cavalier Bruno, vede protagonista il figlio Luca, già da tempo loro naturale prosecuzione alla guida dell’azienda. ''Fin da giovane ho recepito dai miei genitori i sani principi del fare impresa e oggi sono impegnato a trasferirli a chi verrà dopo di me – spiega – da allora la Celi è radicalmente cambiata per restare protagonista del settore''. Luca Alzapiedi conosce bene il mercato ed è una fucina di idee. Sono tanti, quindi, i nuovi progetti con cui negli ultimi vent’anni ha ampliato il raggio d’azione dell’azienda: oltre al core business nella realizzazione di impianti e manutenzione della rete elettrica per i grandi gestori nazionali, l’attività si è estesa all’impiantistica elettrica e in fibra ottica per clienti pubblici e privati, al fotovoltaico, all’idroelettrico e poi agli impianti di ricarica veloce per auto. ''Più di recente abbiamo sviluppato anche un servizio di demolizioni e smaltimento rifiuti come discarica autorizzata, gestendo l’inerte anche attraverso frantoi con elettrocalamite per smaltire correttamente ogni componente e applicare i principi di economia circolare richiesti in molti appalti''. Tante attività in settori diversi quindi, affrontate ogni volta con la strumentazione e le competenze necessari per gli interventi ordinari ma anche in condizioni di emergenza. ''Oggi abbiamo un parco veicoli che sfiora le 400 unità per intervenire in modo efficace in qualsiasi situazione - aggiunge Luca Alzapiedi - tecnologie, strumenti e mezzi che non sono nulla senza le competenze delle persone che li muovono e la stretta osservanza delle procedure di sicurezza, un vero mantra per noi che abbiamo un tasso di infortuni che sfiora lo zero''. Sono oltre 150 oggi i dipendenti della Celi, suddivisi sulle sedi di Valmozzola e Castelguelfo per Parma, Modena, Belluno, Massa Carrara e la più recente, Cremona, strategica per gli interventi in tutta la Lombardia. ''Pur essendo cresciuti in modo importante, siamo rimasti una grande famiglia, basata sul reciproco rispetto''. Per attirare nuove risorse umane, la Celi ha poi messo a punto la proposta, per chi viene dal sud Italia o dall’estero, di poter essere ospitato gratuitamente per i primi mesi presso le foresterie dell’azienda. ''Li accompagniamo così verso l’indipendenza economica e quasi tutti quelli che vengono poi restano e crescono insieme a noi, radicandosi al territorio e soprattutto alla nostra realtà, costruendo insieme il nostro futuro''.
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UPI - Barbara Gaiti; e-mail: barbara.gaiti@upi.pr.it Tel. 0521.2266 (centralino);