Lo si sente dire spesso: i quaranta sono gli anni della consapevolezza, della presa di coscienza dei propri pregi e difetti, presupposto necessario per continuare a migliorare. Con lo stesso approccio, la Ekotec taglia il traguardo dei quarant’anni di attività, un percorso di cui conosce ogni passo e che prosegue con l’intento di crescere ancora. Erano i primi giorni di maggio del 1980 quando l’azienda parmigiana avviava l’attività nell’installazione dei sistemi di sicurezza, settore quasi pionieristico allora, fatto soprattutto di progettazione ed elettronica, di cavi, centraline e di persone capaci di collegare tutto con successo. A metà degli anni Novanta l’attività viene estesa all’automazione industriale, ambito che poneva nuove sfide da affrontare valorizzando le competenze già acquisite. Nel frattempo la compagine societaria cambia: dei fondatori iniziali rimane Gianfranco Rastelli a cui si aggiungono Massimo Pioli nel 1992, Mauro Miodini e Michele Ghirardi qualche anno più tardi. I clienti sul territorio crescono, nel settore privato e tra le aziende: è nei confronti delle imprese che la Ekotec compie un altro passo in avanti, ampliando l’offerta ai sistemi antincendio e di videosorveglianza, con la volontà di proporsi come unico interlocutore sia per la parte sistemistica che di manutenzione. ''Questa scelta ha cambiato il nostro approccio ai clienti - dicono i quattro soci – abbiamo messo a disposizione il nostro know how per trasformarci da fornitori a veri e propri partner''. A inizio Duemila l’azienda continua ad evolvere e passa dagli 8 ai 20 dipendenti fino ad arrivare ai 35 attuali. ''Siamo cresciuti insieme e oggi siamo una squadra affiatata, dove coesistono diverse competenze specialistiche e un approccio comune di grande apertura alla tecnologia, quella ''buona'' che facilita le operazioni''. La costante evoluzione tecnologica tipica del settore alza l’asticella della competizione, ma è anche stimolo per ampliare gli orizzonti di mercato. E così, se il raggio d’attività della Ekotec è sempre stato quello di Parma e dei territori circostanti, benchè con la divisione automazione l’azienda operasse già in tutto il mondo, nel 2014 si presenta l’occasione di andare più lontano: ''Grazie alla collaborazione con un’importante realtà dell’oil & gas – precisano - abbiamo creato un nuovo marchio, Drillereye, con cui rivolgerci al settore della perforazione petrolifera. Abbiamo ingegnerizzato soluzioni di telecamere antideflagranti, da utilizzare per il controllo di pozzi petroliferi sia sulla terraferma che in mare aperto, aprendo così un nuovo canale di mercato estero''. Questa e altre esperienze compongono un cammino di 40 anni che ha dato vita ad un’azienda solida, inserita nel territorio e impegnata anche dal punto di vista sociale e ambientale. ''Oggi le sfide che ci attendono sono tante – concludono – Con questa consapevolezza abbiamo da tempo avviato un percorso per la continua ottimizzazione dei processi, siano essi produttivi, gestionali o direzionali, senza mai dimenticare i valori che ci hanno sempre animato: la professionalità, l’onestà e il rispetto per gli altri''.