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ELCI PACK: in azienda l'anima è sempre più green

ELCI PACK: in azienda l'anima è sempre più green

Questa realtà familiare, specializzata nei sacconi per imballaggio, ha allo studio il completamento dell'economia circolare per abbattere la propria impronta ecologica

ELCI PACK è una piccola realtà a carattere familiare ma con le idee molto chiare sul suo presente e sulla sua evoluzione futura. Il progetto imprenditoriale che vi sta dietro ha preso avvio nel 2008 per iniziativa di Jessica Gandolfi che con l’aiuto della madre Morena Corradi ha deciso di costituire una propria azienda, raccogliendo poi nel tempo anche la collaborazione del marito Nicola Lazzari e del padre Fabio Gandolfi. Oggi le due generazioni lavorano gomito a gomito e, con passione e grande impegno quotidiano, in questi anni hanno fatto crescere l’azienda in un settore dai numeri interessanti. L’ambito di attività è quello degli imballaggi e in particolare dei sacchi e dei sacconi big bags, prodotto di punta della ELCI PACK. Si tratta di grossi sacchi in rafia di polipropilene, dotati di maniglie in tessuto molto robuste, che quando sono chiusi possono essere stivati in pochi centimetri di spazio ma che se aperti diventano capaci di portare carichi da centinaia, addirittura migliaia di chili. Il loro utilizzo è soprattutto in ambito industriale e per la movimentazione di materie prime sfuse ma, grazie alla possibilità di personalizzarne l’interno e l’esterno, può riguardare tantissimi settori: dall’agricolo all’alimentare al farmaceutico, dal plastico al minerario fino al trasporto rifiuti. ''All’inizio ci occupavamo solo di ritirare sacchi usati per poi ripulirli, recuperarli e rivenderli ad altre aziende, nel rispetto delle regole di utilizzo nei diversi settori – spiega Nicola Lazzari che segue l’area qualità e logistica ma che, come gli altri membri della famiglia, conosce ogni aspetto dell’attività –  poi abbiamo cominciato ad importarli selezionando alcuni produttori affidabili, soprattutto in India, Indonesia, Vietnam, per poi venderli in ogni parte d’Italia.'' Una scelta che ha portato a ricevere dai pochi container dei primi anni agli oltre 60, per un totale di circa un milione di pezzi, del 2020, numeri che hanno consentito all’azienda di chiudere l’anno scorso con un fatturato di 3,2 milioni di euro, in aumento nonostante il calo iniziale dovuto alla pandemia. ''Con novanta giorni di tempo tra ordine e consegna, abbiamo necessità di fare scorta quindi ci occorre sempre più spazio - aggiunge - Nel 2019 abbiamo attrezzato il magazzino con scaffalature per arrivare a mille posti pallet e assunto un dipendente per quest’area, ma oggi siamo già stretti e dobbiamo pianificare un altro ampliamento.'' L’azienda sta lavorando per migliorare ulteriormente la qualità degli imballaggi venduti: ''Ad agosto abbiamo ottenuto la certificazione Iso 9001 e acquistato nuovi macchinari per effettuare test interni sul controllo qualità dei materiali – prosegue Lazzari – Ora il prossimo obiettivo è diventare sempre più green, attraverso l’acquisto di mezzi elettrici e il ricorso alle fonti rinnovabili per produrre l’energia che ci serve. Infine abbiamo in serbo un importante progetto di recupero, che auspichiamo di realizzare già nel 2021, per arrivare ad attuare in modo completo i principi dell’economia circolare. Una scelta che facciamo per noi, per la tutela dell’ambiente e del territorio in cui viviamo.''



Per maggiori informazioni:
UPI - Barbara Gaiti; e-mail: barbara.gaiti@upi.pr.it Tel. 0521.2266 (centralino);