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Parmae City Lab ridà vita ai cantieri dismessi

Parmae City Lab ridà vita ai cantieri dismessi

L'impresa mette in campo capacità finanziaria e realizzativa per recuperare patrimoni immobiliari. A breve l'apertura di una seconda sede.

Rigenerazione urbana e tutela del territorio: sono questi gli obiettivi di Parmae City Lab, una realtà distintiva per Parma, con ambizione di sviluppo su tutto il territorio nazionale, data l’unicità della struttura, specializzata negli investimenti in assets alternativi con focus sull’acquisto di immobili da rivitalizzare o completare. Nata nel 2019 per iniziativa di Gian Mario Mori e Carlo Maria Mori, entrambi con approfondite competenze nella gestione del risanamento aziendale, finanza strutturata e project financing immobiliare. Da qui è partita l’intuizione di dare corpo ad una impresa in grado di rilevare aziende problematiche per risanarle preservando la continuità dei cantieri, con l’obiettivo di rigenerarli e ridare luce a luoghi storici della città. ''Dopo le crisi del 2010 e del 2020 – precisano Carlo Maria e Gian Mario Mori  - anche a Parma erano diversi i cantieri edili fermi per effetto delle difficoltà finanziarie delle aziende che li hanno avviati. Noi abbiamo creato una struttura che può gestire tutta la filiera della rivalutazione dell’immobile in accordo con l’imprenditore, puntando su rapidità, competenza, sicurezza e massima attenzione al territorio''. La mission aziendale mira a recuperare parte del patrimonio immobiliare “in deterioramento” per riproporlo al mercato in totale sicurezza e gestendo in proprio le opere di costruzione, ricostruzione e adeguamento alle più attuali esigenze, offrendo quindi soluzioni con classe energetica elevata, spiccate caratteristiche di natura ecologica, sostenibilità e tecnologicamente all’avanguardia. ''Per fare questo si è reso necessario associare competenze finanziarie a capacità tecnico-costruttive d’eccellenza'' aggiunge Carlo Maria Mori. Parmae City Lab, infatti, ha un rapporto diretto con le cosiddette Challenger Banks e fondi d’investimento, in qualità di partners finanziari. Daniele Bonatti, partner e figura di grande esperienza imprenditoriale, in Italia e all’estero, nel settore della costruzione di reti energetiche di gas e combustibili, pipeline e cantieristica industriale, ha creduto in questo progetto dalle ''grandi complessità da affrontare ma anche forti potenzialità; io mi dedico alla supervisione delle attività di cantiere, con particolare riguardo alla sicurezza e al rispetto delle relative normative. Per l’aspetto realizzativo contiamo sul coordinamento del nostro principale collaboratore, Marco Chiapponi''. Questo modello di business funziona (e lo dimostrano i 6,5 milioni di euro investiti dall’azienda nel 2023) e sta dando nuova vita a immobili di pregio, oggi sul mercato immobiliare di qualità ad uso residenziale. ''Siamo legati a questo territorio – precisa ancora Gian Mario Mori - e ci riempie di orgoglio avere in corso progetti di ristrutturazione di palazzi  storici come Palazzo Scutellari, l’ex Istituto La Salle, o come l’ex Corte Bertolucci a Baccanelli dove visse la famiglia del poeta e dove il regista ha passato l’infanzia, o ancora come gli antichi magazzini della vecchia cereria di Borgo Tanzi, luoghi della memoria di Parma che dopo il degrado oggi rinascono, nel rispetto delle prescrizioni delle Belle Arti ma con il comfort di ultima generazione''. L’azienda è in crescita e guarda anche ad altre piazze interessanti nel Nord Italia (ha già lavori in Liguria), ma ha progetti di ampliamento anche qui. ''A breve apriremo una seconda sede operativa, in aggiunta a quella di rappresentanza in via Repubblica''.



Per maggiori informazioni:
UPI - Barbara Gaiti; e-mail: barbara.gaiti@upi.pr.it Tel. 0521.2266 (centralino);